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È attesa oggi la decisione della Commissione Europea sul Recovery fund e sul pacchetto di misure messo in atto per difendersi e riprendersi dal Coronavirus.
Ma si sa già cosa è previsto?
La riunione della Commissione europea sul Recovery Fund
Il documento ufficiale e dettagliato stamttina circolerà tra i diversi capi di Stato e poi si terrà la riunione della Commissione per votare se o meno approvarle e in caso discutere le eventuali modifiche alle proposte.
Per la riunione e le misure messe in atto Ursula von der Leyen, attuale presidente della commissione, ha mantenuto il massimo riserbo.
Pensate ha tagliato tutti i contatti con le capitali europee e si è circondata di una cerchia ristretta e di fidatissimi.
Ha lasciato fuori i capi di Stato per evitare ingerenze e lo staff non necessario per evitare fughe di notizie.
Polemiche, discussioni e pretese hanno invece animato il dibattito pubblico.
Negli ultimi giorni poi, sempre la Presidente, ha chiamato i commissari e vicepresidenti per decidere per bene come procedere e definire gli ultimi dettagli.
Archiviato il discorso Eurobond sono intanto però, come sempre già trapelati i numeri delle misure straordinarie per combattere la pandemia messi in atto dall’Europa.
La commissione europea e i soldi per il Recovery fund
Se molti di voi si stanno ancora chiedendo cosa sia il Recovery Fund e come funziona vi consiglio di approfondire velocemente qui: Recovery fund cos’è e come funziona.
In attesa del voto si presume che verranno stanziati nei prossimi sette anni ben 2.000 miliardi di euro, 500 miliardi già per il 2020 il resto diluiti e divisi per Paese e per misura.
L’intero piano è pari a più del doppio di un bilancio europeo.
Le misure vanno dalle tanto attese sovvenzioni a fondo perduto ma anche dalla concessioni di aiuti a fronte di riforme.
L’intera proposta si articolerà su ben tre macro pilastri volti tutti a ridurre la frammentazione economica presente in Europa, attenzione a ricerca e salute, investimenti e il Recovery and resilience Facility, gli aiuti diretti e più ingenti alle diverse nazioni dell’Unione.
Ma non solo tra le misure avanza e si fa concreta anche la proposta di emettere in futuro dei bond trentennali, ma anche qui vige il più forte riserbo e dubbio.
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Cosa ci si aspetta dalla scelta della Commissione europea
Non sarà una decisione scontata quella che emergerà oggi e dovrà poi passare alla sfida del consiglio europeo che si incontrerà il 18 giugno.
L‘Italia si aspetta misure ingenti e un piano “ambizioso” secondo Cottarelli ci sarebbe in gioco un beneficio di 45 miliardi, tale la differenza sui i 110 miliardi che arriverebbero dall’Unione e i 65 miliardi che dovremmo versare al Multiannual Fiscal Framework europeo
La Francia mentre stringe alleanze con i tedeschi chiede le stesse misure dell’Italia, e fa da pacificatore tra i Paesi mediterranei e del Nord.
Opposte invece le nazioni cosiddette frugali: Olanda, Austria, Danimarca e Svezia che vorrebbero misure solo nella forma di prestiti.
In linea d’attacco la Germania e la sua Bundesbank che teme sempre che la coperta sia troppo corta e che le misure saranno sproporzionate.
In uno scenario ormai devastato da un evento improbabile come la pandemia e dove sembra non esserci mai fine al peggio si paventa e si valuta anche una possibile uscita della banca tedesca dal quantitative easing, perchè d’altronde, niente è impossibile.
E voi cosa ne pensate?
Fatemi sapere cosa ne pensate della decisione della commissione e sulla reale utilità del recovery fund e delle altre misure qui nei commenti.
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